Quadro normativo

Nel presente capitolo vengono illustrate le principali evoluzioni normative di interesse legate ai settori di operatività del Gruppo. Vengono inoltre riportati i riferimenti essenziali in merito alle concessioni ed agli affidamenti in essere.

 

Efficientamento energetico

Si rende di seguito un riassunto delle principali novità introdotte dal D.L. 19 maggio 2020, n. 34 (c.d. “D.L. Rilancio”), a seguito della legge di conversione 17 luglio 2020, n. 77 in materia di interventi di efficienza energetica, per quanto di interesse delle società del Gruppo Iren ed in particolare di Iren Mercato e di Iren Smart Solutions.

Detrazione nella misura del 110%

Il D.L. Rilancio, con la relativa legge di conversione, prevede che la detrazione di imposta si applichi nella misura del 110 per cento per le spese documentate e rimaste a carico del contribuente, sostenute dal 1° luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo. Per gli interventi effettuati da istituti autonomi case popolari, le seguenti disposizioni si applicano anche alle spese, documentate e rimaste a carico del contribuente, sostenute sino al 30 giugno 2022.

Interventi ammessi

Gli interventi per i quali si può, in presenza dei presupposti, accedere alla detrazione nella misura del 110% sono i seguenti:

  1. interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l’involucro dell’edificio;
  2. interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria, siano essi a condensazione, a pompa di calore, o a collettori solari e (esclusivamente per i comuni montani non interessati dalle procedure europee di infrazione per l’inottemperanza dell’Italia agli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE) con l’allaccio a sistemi di teleriscaldamento efficiente;
  3. interventi sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria, siano essi a condensazione, a pompa di calore o a collettori solari; Inoltre, esclusivamente per le aree non metanizzate nei comuni non interessati dalle procedure europee di infrazione per l’inottemperanza dell’Italia agli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE, la detrazione è ottenibile con la sostituzione degli impianti esistenti con caldaie a biomassa aventi prestazioni emissive con i valori previsti almeno per la classe 5 stelle e, per i comuni montani non interessati dalle stesse procedure europee di infrazione, con l’allaccio a sistemi di teleriscaldamento efficiente;
  4. a tutti gli altri interventi di efficienza energetica di cui all’articolo 14 del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90, nei limiti di spesa previsti, per ciascun intervento di efficienza energetica, dalla legislazione vigente, a condizione che siano eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi di cui ai punti precedenti; Se l’edificio è sottoposto ad almeno uno dei vincoli previsti dal codice dei beni culturali e del paesaggio o gli interventi in oggetto siano vietati da regolamenti edilizi, urbanistici e ambientali, la detrazione si applica a tutti gli interventi di cui al presente punto, anche se non eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi di cui ai punti precedenti;
  5. installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica su edifici, sempreché l’installazione degli impianti sia eseguita congiuntamente ad uno degli interventi precedenti;
  6. installazione contestuale o successiva di sistemi di accumulo integrati negli impianti solari fotovoltaici agevolati, alle stesse condizioni;
  7. installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici, sempreché l’installazione sia eseguita congiuntamente ad uno degli interventi di cui ai primi tre punti.

Requisiti minimi per l’accesso alla detrazione

Ai fini dell’accesso alla detrazione, gli interventi devono rispettare determinati requisiti minimi (previsti dai decreti di cui al comma 3-ter dell’articolo 14 del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90) e, nel loro complesso, devono assicurare, il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio o delle unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari, ovvero, se ciò non sia possibile, il conseguimento della classe energetica più alta, da dimostrare mediante l’attestato di prestazione energetica (A.P.E.), prima e dopo l’intervento, rilasciato da un tecnico abilitato nella forma della dichiarazione asseverata.

Ambito soggettivo

Le disposizioni fin qui esposte si applicano agli interventi effettuati, tra gli altri:

  • dai condomìni;
  • dalle persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, su unità immobiliari, le quali possono beneficiare delle detrazioni di cui ai primi quattro punti per gli interventi realizzati sul numero massimo di due unità immobiliari, fermo restando il riconoscimento delle detrazioni per gli interventi effettuati sulle parti comuni dell’edificio;
  • dagli Istituti Autonomi per le Case Popolari;
  • dalle cooperative di abitazione a proprietà indivisa;
  • dalle organizzazioni non lucrative di utilità sociale.

Si segnala infine che le stesse disposizioni non si applicano qualora gli interventi di efficientamento riguardino le abitazioni di tipo signorile, le ville, i castelli ed i palazzi di eminenti pregi artistici o storici (categorie A/1, A/8, A/9).

Opzione per la cessione o per lo sconto

I soggetti che sostengono, negli anni 2020 e 2021, spese per gli interventi di seguito elencati:

  1. recupero del patrimonio edilizio;
  2. efficienza energetica;
  3. adozione di misure antisismiche;
  4. recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti, ivi inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna;
  5. installazione di impianti fotovoltaici;
  6. installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.

possono optare, in luogo dell'utilizzo diretto della detrazione spettante, alternativamente:

  • per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi e da questi ultimi recuperato sotto forma di credito d’imposta, di importo pari alla detrazione spettante, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari;
  • per la cessione di un credito d’imposta di pari ammontare, con facoltà di successiva cessione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.

Ai fini dell’esercizio dell’opzione per la cessione o per lo sconto occorre:

  1. il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione d’imposta rilasciato da soggetti specificatamente indicati;
  2. la comunicazione dei dati relativi all’opzione esclusivamente in via telematica, anche avvalendosi dei soggetti che rilasciano il visto di conformità (modalità da disciplinare con provvedimenti attuativi);
  3. l’asseverazione (anche ai fini della detrazione del 110 per cento).

Le spese sostenute per il rilascio delle attestazioni, delle asseverazioni e del visto di conformità rientrano tra le spese detraibili.

Per rendere operative le misure dovranno essere emanati, entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge:

  • un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate;
  • un decreto attuativo del MISE,

che definiranno le modalità di cessione del credito e di sconto in fattura.

Si ricorda infine che La legge di Bilancio 2020 ha, tra l’altro:

  • prorogato al 31 dicembre 2020 la scadenza delle detrazioni fiscali già esistenti per le spese relative agli interventi di riqualificazione energetica degli edifici;
  • prorogato al 31 dicembre 2020 la scadenza della detrazione del 50% per gli interventi finalizzati al recupero del patrimonio edilizio, tra cui rientrano gli interventi finalizzati al risparmio energetico, con particolare riguardo all'installazione di impianti basati sull'impiego delle fonti rinnovabili di energia, compreso il fotovoltaico;
  • Introdotto il cd. “bonus facciate”, una detrazione del 90% della spesa sostenuta per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici.

 

Affidamento e svolgimento del servizio distribuzione energia elettrica

Codice di Rete (CADE) e oneri generali di sistema

Con Delibera 24 novembre 2020 n. 490/2020/R/eel l’Autorità ha apportato integrazioni urgenti per completare la disciplina del Codice di rete tipo per il servizio di trasporto dell'energia elettrica in vigore dal 1° gennaio 2021, in particolare sulle azioni da intraprendere da parte delle imprese distributrici per l'adeguamento delle fideiussioni assicurative e sulla procedura degli inadempimenti di pagamento nel caso di presenza di garanzia mista (rating con garanzia tradizionale).
Con Delibera 22 dicembre 2020 n. 583/2020/R/eel l’Autorità conferma con integrazioni gli interventi approvati dalla deliberazione 490/2020/R/eel.

Infine, con la Consultazione n. 445/2020/R/eel del 3 novembre 2020 l’Autorità ha pubblicato gli orientamenti finali riferiti al meccanismo di riconoscimento dell’eventuale mancato incasso delle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali di sistema, nell'ambito del procedimento di ottemperanza alle sentenze della giustizia amministrativa, di cui alla deliberazione 3 marzo, 109/2017/R/eel.
L'obiettivo consiste nell'implementare misure atte, da un lato, a garantire il sistema e i clienti finali rispetto alle conseguenze economiche di possibili default degli operatori della vendita e, dall'altro, a garantire la solidità e l'affidabilità dei processi che li coinvolgono. Accanto al rafforzamento degli strumenti a garanzia della solidità degli operatori, l’Autorità ha inteso rafforzare il controllo al fine del contenimento dell'esposizione degli stessi, sfruttando al meglio le nuove opportunità offerte dagli strumenti quali il Sistema Informativo Integrato e la disponibilità tempestiva dei dati di misure, riducendo al contempo i costi che gravano, in ultima analisi, sui clienti finali.

Sintetizzando, le principali linee di intervento consistono:

  • nello sviluppo di strumenti finalizzati a valutare la solidità finanziaria degli operatori e la loro solvibilità nei pagamenti nei confronti del sistema, anche al fine di fornire elementi utili per l'aggiornamento degli elenchi dei soggetti autorizzati alla vendita (Albo venditori), nonché la capacità di tali soggetti di gestire i processi e i servizi caratteristici dell'attività, in particolare quelli di immediata ripercussione sulla clientela;
  • nell’evoluzione di sistemi di garanzie minimali e di meccanismi di recupero degli insoluti dei venditori - con particolare riferimento alle quote relative agli oneri generali di sistema nel settore elettrico - volti a garantire le esigenze di gettito per le finalità di interesse generale (quali la promozione delle FER) e, al contempo, minimizzare il ricorso ai clienti finali per la copertura degli insoluti presso i clienti finali stessi. Tali interventi si fondano sull'incentivazione di tutti i soggetti della filiera elettrica alla gestione efficiente del credito, pur mantenendo le attuali modalità di riscossione e lasciando immutato il ruolo dei venditori e dei distributori.

 

Affidamento e svolgimento del servizio gestione rifiuti

In merito al settore in esame, l’esercizio è stato interessato dai seguenti provvedimenti:

1) Normativa comunitaria

Decisione Consiglio UE 2020/1421/UE relativa alla posizione da adottare a nome dell’UE in merito alle modifiche degli allegati all’accordo europeo relativo al trasporto internazionale di merci pericolose su strada (Adr) e dei regolamenti allegati all'accordo europeo relativo al trasporto internazionale di merci pericolose per vie navigabili interne (Adn).

Regolamento Commissione UE 2020/2174/UE in materia di spedizioni di rifiuti.

Decisione Consiglio UE 2020/1829/UE contenente la presentazione, a nome dell’Unione Europea, di proposte di modifica della convenzione di Basilea sul controllo dei movimenti transfrontalieri di rifiuti pericolosi e del loro smaltimento.

Decisione Consiglio UE 2020/2053/UE relativa al sistema delle risorse proprie dell'Unione Europea che abroga la Decisione 2014/335/UE ed istituisce un’aliquota uniforme di prelievo sul peso dei rifiuti di imballaggio di plastica non riciclati.

Regolamento Commissione UE 2020/2151/UE reca disposizioni relative alle specifiche tecniche di marcatura armonizzate per gli assorbenti igienici, i tamponi e gli applicatori di tamponi, le salviette umidificate, i prodotti del tabacco e le tazze e bicchieri (riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica monouso ai sensi della direttiva 2019/904/UE).

Decisione Commissione Ue 2021/19/UE stabilisce una metodologia comune e un formato per la comunicazione di informazioni in materia di riutilizzo a norma della Direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio.

2) Normativa nazionale

D.M. 21 aprile 2020 (End of waste, istituzione il REcer)
Sulla G.U. del 5 giugno è stato pubblicato il D.M. 21 aprile 2020, recante “Modalità di organizzazione e di funzionamento del registro nazionale per la raccolta delle autorizzazioni rilasciate e degli esiti delle procedure semplificate concluse per lo svolgimento di operazioni di recupero” (REcer per semplicità), come previsto dal TUA.
Il provvedimento si compone di otto articoli e di un allegato e illustra le modalità di funzionamento, di organizzazione e di trasmissione dei dati del registro nazionale. In particolare, il REcer utilizza la piattaforma telematica “Monitor-piani” istituita dal Ministero dell’ambiente presso l’Albo nazionale dei gestori ambientali dove le autorità competenti dovranno inserire i dati delle autorizzazioni e degli esiti delle procedure semplificate utilizzando la procedura messa a disposizione sul portale web della piattaforma e indicata nell’Allegato 1 del Decreto.
La funzionalità principale di detto strumento è quella di rendere disponibile i dati alle amministrazioni pubbliche che lo richiedano al fine dello svolgimento dei propri compiti istituzionali e alle autorità competenti che ne facciano richiesta anche al fine di essere valutati nell’istruttoria dei procedimenti finalizzati al rilascio delle autorizzazioni di cui all’art. 184-ter, comma 3, del D.Lgs 152/2006.
Le informazioni contenute nel registro nazionale possono essere utilizzate anche dal Ministero dell’ambiente per le istruttorie volte a definire i criteri specifici per la cessazione della qualifica di rifiuto, nonché per richiedere ad ISPRA l’attivazione di specifici procedimenti di controllo.
L’effettiva operatività del REcer sarà comunicata con apposito link sul sito web del Ministero dell’ambiente e, fino a che il registro non sarà effettivo, la trasmissione delle autorizzazioni sarà in ogni caso effettuata nel rispetto delle modalità di cui al D.Lgs. 3 aprile 2006 (il “Testo Unico dell’Ambiente”), n. 152, e alla legge 2 novembre 2019 di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 3 settembre 2019, n. 101.

L. 5 giugno 2020, n. 40 (Legge di conversione del c.d. D.L. "Liquidità")
Il 7 giugno 2020 è entrata in vigore la Legge di conversione, 5 giugno 2020, n. 40, del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23 (cosiddetto “D.L. Liquidità”) recante “Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali”.
Tale provvedimento contiene anche alcune norme che interessano la materia ambientale, soprattutto in ordine alla gestione dei rifiuti sanitari. In particolare, stabilisce che fino a trenta giorni dopo la dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza sanitaria, i rifiuti sanitari a solo rischio infettivo assoggettati a procedimento di sterilizzazione presso le strutture sanitarie pubbliche e private siano sottoposti al regime giuridico dei rifiuti urbani.

Pertanto, i rifiuti sanitari a rischio infettivo delle strutture sanitarie private e pubbliche potranno, se sterilizzati in linea con le procedure richiamate dalla norma, essere temporaneamente gestiti come urbani.

D.L. 16 luglio 2020, n. 76 (c.d. “Decreto Semplificazioni”)
Il Decreto contiene importanti novità in materia di VIA, bonifiche e green new deal. In particolare, gli artt. 12 e 13, inseriti nel capo I del Titolo II “Semplificazioni procedimentali” dispongono dispone rilevanti modifiche per accelerare i tempi delle Conferenze di Servizi e indicano la data del 31 dicembre 2020 come termine per le amministrazioni e gli enti pubblici per ridurre i termini di durata dei procedimenti di loro competenza.
I capi II e II del Titolo IV sono stato invece dedicati, rispettivamente, alle “Semplificazioni in materia ambientale” ed alle “Semplificazioni in materia di green new deal”. Tra le novità più significative si evidenziano quelle riguardanti le procedure di Valutazione dell’impatto ambientale, gli interventi e opere nei siti oggetto di bonifica e contro il dissesto idrogeologico, le fonti rinnovabili energia e i finanziamenti in materia di green new deal.

L. 17 luglio 2020, n. 77 (Legge di conversione del c.d. “Decreto Rilancio”)
Tra le altre disposizioni di carattere ambientale (contenute nel Capo VII – Misure per l’ambiente) si segnalano: Sostegno alle zone economiche ambientali, Tutela ecosistemi marini, Misure urgenti in materia di VIA – ove è stata confermata la soppressione del Comitato tecnico-istruttorio Via-Vas, Mobilità sostenibile. Inoltre, prevede l’introduzione di Linee Guida da parte del Ministero dell’Ambiente sulle misure da applicare per la gestione dei rifiuti di mascherine e guanti monouso.
La legge di conversione ha confermato, inoltre, il rinvio al 1°gennaio 2021 delle disposizioni sulla c.d. “plastic tax”.

D.M. Ambiente 5 agosto 2020
Restrizione di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE).

D. Lgs. 3 settembre 2020, n. 116, recante “Attuazione direttive 2018/851/UE e 2018/852/UE”. In particolare interviene e modifica le seguenti tematiche ed istituti:

  • Responsabilità estesa del produttore;
  • Priorità e prevenzione;
  • Preparazione al riutilizzo, riciclaggio e recupero;
  • Rifiuti organici;
  • Definizioni;
  • Rifiuti urbani e speciali e classificazione;
  • Sottoprodotti;
  • End of Waste;
  • Esclusioni – sfalci e potature;
  • Deposito temporaneo;
  • Responsabilità produttore rifiuto e avvenuto smaltimento;
  • MUD, FIR, Registri;
  • Tracciabilità post Sistri;
  • Trasporto intermodale;
  • Programma nazionale gestione rifiuti;
  • Programmazione nazionale gestione rifiuti;
  • Misure per la raccolta differenziata;
  • Imballaggi;
  • Sanzioni.

D. Lgs. 3 settembre 2020, n. 121, Recante “Attuazione della direttiva (UE) 2018/850/UE, che modifica la direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti”.
Il decreto introduce una nuova disciplina organica in materia di conferimento di rifiuti in discarica, apportando modifiche al D. Lgs. 13 gennaio 2003, n. 36.
In particolare, prevede la progressiva riduzione del ricorso alla discarica, fino a raggiungere l’obiettivo di un conferimento non superiore al 10% dei rifiuti urbani al 2035, nuovi e uniformi metodi di calcolo per misurare il raggiungimento degli obiettivi, nonché il divieto di collocare in discarica rifiuti provenienti da raccolta differenziata e destinati al riciclaggio o alla preparazione per il riutilizzo, o comunque (a partire dal 2030) idonei al riciclaggio o al recupero di altro tipo.

Vi sono inoltre altre importanti novità con riguardo ai temi che seguono:

  • condizioni di ammissibilità: viene introdotto un elenco specifico di codici EER non ammissibili in discarica in presenza di caratteristiche chimico-fisiche che li rendano inidonei e vengono aggiornati i generali criteri di esclusione; vengono inserite deroghe al pretrattamento per rifiuti provenienti da raccolta differenziata “per i quali il collocamento in discarica produca il miglior risultato ambientale” (che potrebbero essere dettagliati in futuri interventi normativi); si concede la facoltà, alle Regioni, di definire l’ammissibilità di specifici flussi di rifiuti senza preventivo trattamento in presenza di condizioni tecniche (analisi merceologica, IRDP) e di gestione (raccolta differenziata) ben definite;
  • analisi di rischio: il nuovo Allegato 7, funzionale a definire le “Informazioni relative ai rifiuti che devono essere incluse nella domanda di autorizzazione per le sottocategorie di discariche di rifiuti non pericolosi” dettaglia contenuti, obiettivi e metodiche di effettuazione dell’Analisi di rischio;
  • ammissione, verifiche e controlli: si prevede che i campionamenti e le determinazioni analitiche debbano essere svolti attraverso “persone e istituzioni indipendenti e qualificate, tramite laboratori accreditati;
  • autorizzazioni e nuovi criteri costruttivi: importanti novità in questi ambiti, applicabili – per espressa previsione di legge – alle discariche di nuova realizzazione nonché alla realizzazione di nuovi lotti di discariche esistenti le cui domane di autorizzazione siano state presentate dopo la data di entrata in vigore del D. Lgs. 121/2020.

D. Lgs. 3 settembre 2020, n. 118, recante “Attuazione direttiva 2018/849/UE in materia di rifiuti di pile e rifiuti di apparecchiature elettroniche (RAEE)”.
Si riduce, in particolare, da tre anni a uno la periodicità con cui il MATTM deve inviare alla Commissione UE la relazione contenente informazioni, comprese le stime circonstanziate sulle quantità, in peso, delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) immesse sul mercato e dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) raccolti separatamente ed esportati, nonché le informazioni relative alla raccolta ed al riciclaggio dei rifiuti di pile e di accumulatori.
Per quanto riguarda il fotovoltaico, il D. Lgs. prevede, al comma 1, che il finanziamento della gestione dei RAEE derivanti da AEE di fotovoltaico sia a carico dei produttori.

Legge 13 ottobre 2020, n. 126 (Legge di conversione del c.d. “D.L. Agosto”)
In particolare, la legge di conversione conferma la modifica l’art. 7-quinquies del D. Lgs. 36/2003 andando così a correggere i riferimenti errati alle tabelle e agli allegati disposti dal D. Lgs. 121/2020 sulle discariche.
Inoltre, in sede di conversione, sempre all’art. 51, sono stati aggiunti due commi che legittimano (per un periodo limitato) la produzione di bottiglie PET senza che venga più rispettata la percentuale minima del 50% di polimero vergine.

Decreto direttoriale MEF 21 ottobre 2020
Recante le modalità di versamento unificato, per le annualità 2021 e seguenti, della tassa sui rifiuti (TARI) e del tributo per l'esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene dell'ambiente (TEFA) mediante la piattaforma PagoPa.

DPCM 11 dicembre 2020
Contiene la revisione della metodologia dei fabbisogni standard dei Comuni delle Regioni a statuto ordinario per il servizio smaltimento rifiuti.

Deliberazione Albo Gestori Ambientali 22 dicembre 2020, n. 22
Prevede che i soggetti iscritti nelle categorie 4 e 2-bis dell’Albo per l’attività di raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi individuati dai codici EER e dalle descrizioni contenute nell’allegato L-quater prodotti dalle attività riportate nell’allegato L-quinquies, allegati alla parte IV del D. Lgs. 152/2006, possono effettuare la raccolta e il trasporto di detti rifiuti ove divenuti urbani in data successiva al 31 dicembre 2020 alla definizione delle modalità di adeguamento dei rispettivi provvedimenti d’iscrizione.

D.L. 31 dicembre 2020, n. 183 – Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi (c.d. "Decreto Milleproroghe")
Il provvedimento non ha previsto proroghe in relazione all’applicazione delle disposizioni in tema di classificazione dei rifiuti. Il termine più importante oggetto di differimento è stato invece quello, fino al 31 dicembre 2021, dei nuovi obblighi di etichettatura degli imballaggi oggetto di raccolta, riutilizzo e recupero.

3) Normativa regionale

A livello territoriale, le tre Regioni corrispondenti alle principali aree di attività del Gruppo (Emilia Romagna, Liguria e Piemonte) hanno emanato nel 2020 numerosi atti in materia ambientale e, più specificamente, in tema di gestione e pianificazione del ciclo dei rifiuti. I principali provvedimenti hanno riguardato misure settoriali legate all’emergenza sanitaria conseguente alla diffusione del Covid-19, anche in merito a specifiche proroghe e deroghe funzionali alla continuità dei servizi erogati.

 

Concessioni di grande derivazione ad uso idroelettrico

La L.R. Regione Piemonte n. 26/2020 “Assegnazione delle grandi derivazioni ad uso idroelettrico”, ha introdotto la disciplina del canone annuale per le concessioni di Grande Derivazione a scopo idroelettrico applicabile dal 2021 e da versare in due rate semestrali. Tale Legge è stata sottoposta dal Governo al vaglio della Corte Costituzionale mediante un ricorso per conflitto di attribuzioni, tuttora pendente.

In attuazione dell’art. 21 della LR 26/2020, la Regione Piemonte ha approvato il Regolamento regionale 18 dicembre 2020 n. 5/R sulla disciplina dei canoni. Iren Energia ha manifestato di non ritenere legittima la nuova normativa e di non voler prestare acquiescenza alla stessa.

In attuazione dell’art. 17 della LR 26/2020, la Regione Piemonte ha altresì approvato il Regolamento regionale 18 dicembre 2020 n. 6/R in materia di obbligo di fornitura di energia a titolo gratuito dagli impianti di grande derivazione idroelettrica.

 

Concessioni e affidamenti del Gruppo Iren

Produzione idroelettrica

Di seguito si riepilogano le concessioni di grande derivazione ad uso idroelettrico e le relative scadenze per gli impianti di Iren Energia.

Regione Impianto Potenza nominale (MW) Scadenza
Piemonte Po Stura - San Mauro 5,58 31 dicembre 2010
Piemonte Pont Ventoux - Susa 47,42 13 dicembre 2034
Piemonte Agnel - Serrù - Villa 12,53 31 dicembre 2010
Piemonte Bardonetto - Pont 8,92 31 dicembre 2010
Piemonte Ceresole - Rosone 32,92 31 dicembre 2010
Piemonte Telessio - Eugio - Rosone 26,10 31 dicembre 2010
Piemonte Rosone - Bardonetto 9,71 31 dicembre 2010
Piemonte Valsoera - Telessio 1,76 31 dicembre 2010
Campania Tusciano 8,49 31 marzo 2029
Campania Tanagro 12,84 31 marzo 2029
Campania Bussento 17,06 31 marzo 2029
Campania Calore 3,27 31 marzo 2029

Distribuzione gas naturale

Area Genovese

Per quanto riguarda il settore del servizio di distribuzione del gas naturale nell’area del Comune di Genova e Comuni limitrofi, la stessa viene svolta da IRETI. Si segnala che le concessioni sono attualmente in regime di prorogatio in attesa della indizione delle gare ad evidenza pubblica.

Area Emiliana

Il servizio di distribuzione del gas metano nelle Province emiliane è gestito da IRETI. Si segnala che gli affidamenti in essere sono in regime di prorogatio in attesa dell’indizione delle gare ad evidenza pubblica.

Altre Aree territoriali

Il Gruppo opera inoltre in numerose altre realtà del territorio Italiano in forza di affidamenti o concessioni rilasciate a società a capitale misto in cui partecipano direttamente o indirettamente società del Gruppo IREN.

Si segnala che le concessioni sono attualmente in regime di prorogatio in attesa della indizione delle gare ad evidenza pubblica.

Di seguito se ne indicano le principali:

  • Provincia di Ancona / Macerata - ASTEA S.p.A. (partecipata al 21,32% dal Consorzio G.P.O. controllato a sua volta al 62,35% da IRETI): Comuni di Osimo (AN), Recanati (MC), Loreto (AN) e Montecassiano (MC); affidamento scaduto al 31 dicembre 2010 ed in prorogatio;
  • Comune di Vercelli e altri comuni della Provincia – ASM Vercelli S.p.A. (già ATENA S.p.A., controllata al 60% da IRETI): affidamento del 1999 scaduto al 31 dicembre 2010 ed in prorogatio;
  • Provincia di Livorno - ASA S.p.A. (partecipata al 40% da IRETI): Comuni di Livorno, Castagneto Carducci, Collesalvetti, Rosignano Marittimo e San Vincenzo – affidamento scaduto al 31 dicembre 2010 ed in prorogatio.

Energia elettrica

IRETI gestisce nella Città di Torino il servizio pubblico di distribuzione dell’energia elettrica in forza di concessione ministeriale. Detta concessione ha termine di scadenza al 31 dicembre 2030. IRETI distribuisce l’energia elettrica anche nel Comune di Parma, con analoga scadenza.
Il Gruppo IREN, attraverso società miste locali, è inoltre presente nel settore della distribuzione dell’Energia Elettrica nelle seguenti principali aree:

  • Comune di Vercelli, con la controllata ASM Vercelli S.p.A., che gestisce nella Città il servizio pubblico di distribuzione dell’energia elettrica in forza di concessione ministeriale, che ha termine di scadenza al 31 dicembre 2030;
  • area Marchigiana, con DEA S.p.A., controllata di ASTEA S.p.A., gestisce il servizio pubblico di distribuzione dell’energia elettrica nei comuni di Osimo (AN), Recanati (MC) e Polverigi (AN), con scadenza al 31 dicembre 2030.

Teleriscaldamento

Iren Energia gestisce il servizio di distribuzione del teleriscaldamento tramite concessione, affidamento o autorizzazione alla posa delle reti nelle seguenti realtà territoriali:

  • Comune di Torino e Moncalieri (TO);
  • Città di Nichelino (TO);
  • Beinasco (TO);
  • Reggio Emilia;
  • Parma;
  • Piacenza;
  • Genova;
  • Rivoli
  • Collegno
  • Grugliasco (tramite la società NOVE, di cui Iren Energia detiene il 49%)

Inoltre, ad Asti Energia e Calore è stato affidato in sub-concessione il servizio del teleriscaldamento nella città di Asti.

Servizio idrico integrato

Area ligure

IRETI S.p.A. è titolare dell’affidamento della gestione del servizio idrico integrato nei 67 comuni della Provincia di Genova per un totale di 880.000 abitanti serviti. L’affidamento è stato attribuito con Decisione dell’Autorità dell'ATO Genovese il 13 giugno 2003 n. 8 e scadrà nel 2032.
La gestione del servizio idrico integrato nel territorio dei Comuni della provincia di Genova viene svolta da IRETI tramite i gestori operativi salvaguardati. Le società autorizzate e/o salvaguardate del Gruppo Iren che svolgono la funzione di gestore operativo sono Iren Acqua S.p.A. (controllata al 60% da IRETI), Iren Acqua Tigullio S.p.A. (controllata al 66,55% da Iren Acqua) e AMTER S.p.A. (partecipata al 49% sempre da Iren Acqua).
IRETI esercisce inoltre il servizio di distribuzione di acqua potabile nei Comuni di Camogli, Rapallo, Coreglia e Zoagli nell’ATO Genovese.

La società gestisce infine il solo segmento del servizio idrico nei seguenti ATO:

  • Savonese, nei comuni di Albissola Marina, Albissola Superiore, Quiliano, Vado Ligure, Celle Ligure, Noli, Spotorno, Bergeggi, Savona, Stella, Varazze;
  • Centro Ovest 2 - comprende tutti i comuni gravitanti sul versante padano, gestendo il servizio, tramite il Consorzio C.I.R.A. nei comuni di Altare, Cairo Montenotte, Carcare, Cengio;
  • per quanto concerne la Provincia di Imperia: Bordighera, Camporosso, Isolabona, Dolceacqua, Perinaldo, Vallecrosia, San Biagio della Cima, Vallebona, Seborga, Soldano. Per AIGA, IRETI gestisce in prorogatio una parte del territorio del Comune di Ventimiglia.

Infine, a La Spezia e Provincia, in 29 comuni, il Gruppo Iren gestisce, attraverso ACAM Acque, il servizio idrico con concessione valida fino al 31 dicembre 2033.

Area Emiliana

Il Gruppo gestisce il Servizio Idrico Integrato sulla base di specifici affidamenti assentiti dai rispettivi Enti Locali regolati dalle Convenzioni stipulate con gli ATO competenti.
Sulla base della normativa della Regione Emilia Romagna, le Convenzioni del servizio idrico integrato prevedono una durata decennale degli affidamenti, in regime di salvaguardia, fatta eccezione per la convenzione dell’ATO di Parma che fissa la scadenza dell’affidamento al 30 giugno 2025, in virtù della cessione a privati del 35% del capitale di AMPS effettuata nel 2000 dal Comune di Parma con procedura ad evidenza pubblica.
La gestione del Servizio Idrico Integrato nei bacini di Parma, Piacenza e Reggio Emilia è in capo alla società del Gruppo IRETI. La proprietà dei beni e delle reti relative al settore idrico è stata trasferita a società interamente possedute da Enti pubblici. Queste società hanno messo le reti e gli asset a disposizione del Gruppo Iren sulla base di un contratto di affitto ed a fronte del pagamento di un canone.

In data 3 dicembre 2019 è stato pubblicato da ATERSIR sulla Gazzetta Ufficiale della UE il Bando di gara, avente ad oggetto “Procedura ristretta per la selezione del socio privato operativo della costituenda società alla quale sarà affidata la concessione del servizio idrico integrato per la Provincia di Reggio Emilia”.

Elementi principali:

  • Valore della Concessione: 1.550.000.000,00 euro;
  • Durata Concessione: dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2040 => 20 anni;
  • Criterio di aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa (70 punti parte tecnico-qualitativa + 30 punti alla parte economica).

Quanto al modello Gestionale, esso prevede - dal punto di vista societario - la costituzione di una società a responsabilità limitata, da denominarsi “Azienda Reggiana per la Cura dell’Acqua”, in breve ARCA. Il socio privato - selezionato con la procedura a doppio oggetto - deterrà il 40% del capitale sociale della società in questione, mentre AGAC Infrastrutture S.p.A. sarà il socio pubblico con il 60% delle quote.
Nella procedura di gara è previsto l’obbligo per il socio privato di creare una società operativa territoriale (detenuta al 100%) per la gestione dei compiti operativi affidati con la procedura di gara. Tale società non sarà legata alla società mista da un vincolo di partecipazione societaria, bensì unicamente da una convenzione che disciplinerà l’affidamento da parte di ARCA S.r.l. alla società operativa degli specifici compiti operativi individuati nella procedura di gara.
La procedura di gara, superata la fase della pre-qualifica, è attualmente in corso.

La tabella che segue riepiloga i dati relativi alle convenzioni in essere nei principali territori in cui opera il Gruppo:

ATO Regime Data di stipula Data di scadenza
Area Genovese Convenzione ATO/gestore 16-4-2004/5-10-2009 31 dicembre 2032
Reggio Emilia Convenzione ATO/gestore 30 giugno 2003 31 dicembre 2011(*)
Parma Convenzione ATO/gestore 27 dicembre 2004 30 giugno 2025
Piacenza Convenzione ATO/gestore 20 dicembre 2004 31 dicembre 2011(*)
Vercelli Convenzione ATO/gestore 13 marzo 2006 31 dicembre 2023
La Spezia Convenzione ATO/gestore 20 ottobre 2006 31 dicembre 2033

(*) Servizio in proroga fino a definizione di nuove convenzioni a seguito di procedure di gara

Altre Aree territoriali

Il Gruppo Iren opera inoltre nel settore del Servizio Idrico Integrato in altre realtà del territorio italiano, in forza di affidamenti o concessioni rilasciate a società a capitale misto in cui partecipa direttamente o indirettamente. Di seguito se ne indicano le principali.

  • ATO Toscana Costa – ASA S.p.A. (partecipata al 40% da IRETI) Servizio idrico integrato in Comune di Livorno ed altri della Provincia;
  • Ambito Territoriale Marche Centro, Macerata (ATO3) - ASTEA S.p.A. (partecipata al 21,32% da Consorzio GPO a sua volta controllato al 62,35% da IRETI) limitatamente ai Comuni di Recanati – Loreto – Montecassiano – Osimo - Potenza Picena - Porto Recanati;
  • Comune di Ventimiglia: AIGA S.p.A. (partecipata al 49% da IRETI);
  • Comune di Imperia: AMAT S.p.A. (partecipata al 48% da IRETI);
  • Ambito Territoriale Alessandrino: ACOS S.p.A. (partecipata al 25% da IRETI) per il Comune di Novi Ligure; ATO di Cuneo: Mondo Acqua S.p.A. (partecipata al 38,5% da IRETI) – gestisce il Comune di Mondovì ed altri 7 Comune dell’area cuneese.

Si ricorda infine che in data 30 dicembre 2016 IRETI ha acquisito da Società Acque Potabili S.p.A. di Torino un ramo d’azienda inerente alla gestione del servizio idrico integrato in vari Comuni ubicati nel nord Italia. Diverse di queste gestioni, fuori dai territori di riferimento del Gruppo, sono state via via cedute a terzi. Al 31 dicembre 2020 sono ancora in capo a IRETI le gestioni nei Comuni di Costigliole Saluzzo, Racconigi, Ceresole d’Alba, Sanfrè e Montà, tutte in provincia di Cuneo, e Gazzuolo e Viadana in provincia di Mantova. Per il 2021 sono previste svolgersi trattative per la cessione di tali gestioni.

Gestione servizi ambientali

Il Gruppo IREN presta i servizi ambientali sulla base di specifico affidamento del servizio fatto dai rispettivi Enti Locali regolati dalle Convenzioni a suo tempo stipulate con le ATO provinciali. La tabella che segue riporta i dati relativi alle convenzioni in essere nei principali territori in cui opera il Gruppo:

ATO Regime Data di stipula Data di scadenza
Reggio Emilia Convenzione ATO/gestore 10 giugno 2004 31 dicembre 2011(*)
Parma Convenzione ATO/gestore 27 dicembre 2004 31 dicembre 2014(*)
Piacenza Convenzione ATO/gestore 18 maggio 2004 31 dicembre 2011(*)
Torino Convenzione ATO/gestore 21 dicembre 2012 30 aprile 2033(**)
Vercelli (Comune) Convenzione Comune/gestore 22 gennaio 2003 31 dicembre 2028
Altri Comuni del Vercellese (eccetto Borgosesia) Contratto d’appalto con C.O.Ve.Va.R. 1° febbraio 2011 31 gennaio 2019
La Spezia (Comune) Convenzione Comune/gestore 10 giugno 2005 31 dicembre 2028 (raccolta e spazzamento)
30 gennaio 2043 (smaltimento rifiuti)

(*) Servizio in proroga fino a definizione di nuove convenzioni

(**) la durata è di 20 anni decorrenti dal termine dell’esercizio provvisorio dell’impianto di termovalorizzazione di TRM S.p.A.

ACAM Ambiente, controllata da Iren Ambiente ed attiva a La Spezia e Provincia, gestisce il servizio del ciclo integrale dei rifiuti in 20 Comuni della Provincia (compreso il Comune di La Spezia). Inoltre svolge l’attività di smaltimento di rifiuti, con affidamento in appalto/in economia/in house, in altri 12 Comuni della Provincia stessa.
Si segnala che Iren Ambiente ha presentato offerta sia per la gara per “L’affidamento in concessione del servizio pubblico di gestione integrata dei rifiuti urbani e assimilati nel bacino territoriale di Parma” (44 Comuni) sia per l’analoga gara a Piacenza.
Dopo una lunga pausa dettata dalla nota situazione emergenziale, ATERSIR, nell’ambito della procedura di gara per l’affidamento in concessione del servizio pubblico di gestione integrata dei rifiuti urbani e assimilati nel bacino territoriale di Parma, ha provveduto, in data 5 giugno 2020, all’apertura delle buste contenenti l’offerta tecnica e quella economica. L’offerta presentata da Iren Ambiente è risultata provvisoriamente prima in graduatoria (punteggio totale di 100 punti), superando i 4/5 del massimo punteggio ottenibile sia sotto il profilo tecnico che economico.
In data 19 giugno 2020 si è tenuta la seduta per la valutazione della soglia di anomalia dell’offerta, e la commissione aggiudicatrice – discostandosi da un primo orientamento espresso, in quanto la disciplina vigente (D. Lgs. 50/2016, articolo 97, comma 3), non prevede obblighi di verifica in capo alla Stazione Appaltante laddove il numero di offerte ammesse sia inferiore a tre – ha ritenuto che l’offerta di Iren Ambiente, superando i suddetti 4/5 del massimo punteggio ottenibile, sia da assoggettare alla procedura.
La procedura di valutazione dell’anomalia è stata attivata il 2 luglio 2020 dal Responsabile Unico del Procedimento ed in data 25 settembre Iren Ambiente ha inviato le ultime giustificazioni richieste.
ATERSIR sta inoltre procedendo alla verifica del possesso dei requisiti di capacità generale ai sensi dell’art. 80 comma 3 del D. Lgs. 50/2016 ed alle verifiche antimafia.
Anche per l’analoga gara per l’affidamento in concessione del servizio pubblico di gestione integrata dei rifiuti urbani e assimilati nel bacino territoriale di Piacenza Iren Ambiente è risultata prima in graduatoria. ATERSIR ha attivato l’11 settembre 2020 la procedura di valutazione dell’anomalia dell’offerta e in data 25 novembre la società ha inviato le ultime giustificazioni richieste.

Per quanto riguarda il perimetro delle partecipate della c.d “Divisione Ambiente Unieco”, oggetto di acquisizione nel 2020, si segnala che la collegata SEI Toscana è titolare, in virtù di convenzione con l’ATO Toscana Sud, della gestione integrata dei rifiuti in 104 comuni delle province di Grosseto, Siena e Arezzo, con scadenza il 27 marzo 2033.

Servizi al Comune di Torino

Iren Smart Solutions è titolare delle seguenti convenzioni:

  • Convenzione stipulata con il Comune di Torino avente ad oggetto l’affidamento, con scadenza 31 dicembre 2036, della gestione del servizio pubblico di illuminazione pubblica e semaforica nel comune di Torino;
  • Convezione stipulata con il Comune di Torino per l’affidamento del servizio di gestione degli impianti termici comunali;
  • Convezione stipulata con il Comune di Torino per l’affidamento del servizio di gestione degli impianti elettrici e speciali degli edifici comunali.

Per quanto riguarda gli affidamenti del servizio di gestione degli impianti termici comunali e del servizio di gestione degli impianti elettrici e speciali degli edifici comunali, in scadenza al 31 dicembre 2020, il Comune, con Determina Dirigenziale del 24 dicembre 2020, ha prorogato la scadenza al 30 giugno 2021.
A fine 2020 Iren Smart Solutions ha presentato una nuova proposta di project financing ex art. 183 comma 15 del Codice dei contratti pubblici per l’affidamento del servizio e, con Deliberazione della Giunta Comunale del 15 dicembre 2020, la proposta è stata dichiarata di pubblico interesse; Iren Smart Solutions è dunque stata individuata come promotore.

 

Normativa regolatoria 2020

Provvedimenti in esito all’emergenza Covid-19

Prima di trattare delle misure regolatorie più significative emesse nel 2020, è bene sottolineare come, a seguito dell’emergenza sanitaria, siano stati emanati molti interventi normativi, in particolare nell’ambito delle infrastrutture energetiche, che hanno riguardato sia aspetti organizzativi (l’interruzione delle attività non essenziali per la sicurezza e la continuità del servizio durante le fasi più acute) sia misure di sostegno economico – finanziario (dilazioni dei pagamenti dei venditori, provvedimenti a favore dell’utenza in bassa tensione, etc). Inoltre, con la Delibera 432/2020/R/con ARERA ha introdotto misure straordinarie in materia di regolazione output-based dei servizi di distribuzione dell'energia elettrica e del gas.

Di seguito si rappresentano i principali provvedimenti regolatori riferiti al 2020 di maggior impatto per i business energetici del Gruppo Iren.

Gas

Energy Management gas

Delibera 96/2020/R/eel - Revisione delle modalità di allocazione dei costi relativi al meccanismo dei titoli di efficienza energetica e di applicazione delle componenti tariffarie RE e RET

Con la Delibera in oggetto è stata prevista in particolare, per i produttori termoelettrici che prelevano gas naturale per la produzione di energia elettrica da immettere in rete, la restituzione (totale o parziale in base alla tipologia di impianto, termoelettrico puro oppure in assetto cogenerativo) delle quote delle componenti tariffarie anzidette a copertura del meccanismo dei TEE. Le entità delle componenti tariffarie in questione verranno rese esplicite dall’Autorità dal 1° luglio 2021.

Tariffe di trasporto gas

Il TAR Lazio, con sentenza n. 440/2020, ha annullato la Del. ARERA n. 575/2017/R/gas che aveva determinato le tariffe di trasporto per il periodo transitorio negli anni 2018-2019. L’Autorità ha presentato ricorso in appello al Consiglio di Stato.

Con sentenza n. 33/2021 il TAR Lombardia ha abrogato anche la Del. ARERA n. 114/2019/R/gas che stabiliva la regolazione tariffaria per il servizio di trasporto e misura del gas naturale per il periodo 2020-2023. Anche avverso tale sentenza, l’ARERA ha presentato ricorso presso il Consiglio di Stato.

Reti gas

Determina 13/2020 - Riconoscimento dei costi operativi per il servizio di misura del gas naturale, relativi ai sistemi di telelettura/telegestione e ai concentratori, sostenuti da imprese distributrici di gas naturale che hanno adottato soluzioni buy

La recente determina 13/2020 ha definito le modalità di presentazione delle istanze per il riconoscimento tariffario dei costi operativi di telelettura/telegestione e concentratori sostenuti negli anni 2017 e 2018 (entro il 30 settembre 2020) e 2019 entro il 22 gennaio 2021, in coerenza con le modalità di riconoscimento dei costi ammissibili chiariti con la precedente delibera 537/2109/R/gas.

Documento di Consultazione 39/2020/R/gas – progetti pilota di ottimizzazione della gestione e utilizzi innovativi delle reti di trasporto e distribuzione del gas

La consultazione, conclusasi in aprile 2020, vuole promuovere (con un contributo aggiuntivo rispetto a quello previsto dalle tariffe) azioni per l’ottimizzazione delle reti di distribuzione / trasporto o che ricerchino un loro utilizzo più efficiente, che si concretizzino in tre ambiti progettuali:

  1. metodi e strumenti per la gestione ottimizzata delle reti (reti bidirezionali attraverso la realizzazione di cabine bi-REMI, modalità gestionali di utilizzo delle reti in funzione di accumulo con la gestione dinamica delle pressioni, metodi e strumenti per la riduzione delle perdite di gas dalle reti);
  2. utilizzi innovativi delle infrastrutture esistenti (capacità di accogliere i gas rinnovabili o l’idrogeno, applicazioni di power-to-gas e di power-to-hydrogen ed eventuali attività connesse per cattura/sequestro e/o utilizzo dell’anidride carbonica);
  3. interventi di innovazione tecnologica/gestionale sulle reti (metodi e strumenti finalizzati alla digitalizzazione delle reti e dei processi aziendali, introduzione di tecnologie innovative o utilizzi innovativi di tecnologie esistenti).

Documento di Consultazione 545/2020/R/gas – criteri per le dismissioni di misuratori tradizionali sostituiti con smart meter e determinazione dell’importo a recupero dei mancati ammortamenti sui misuratori di classe G4/G6

In particolare, esso stabilisce:

  • che il recupero dei mancati ammortamenti (IRMA) sui misuratori di classe G4/G6 derivanti dal cambiamento di vita utile avvenga in 5 anni;
  • che l’IRMA costituisca un credito tariffario verso il sistema, quindi potrà essere trasferito a titolo oneroso al gestore entrante in caso di affidamento di gare d’ambito;
  • gli orientamenti in relazione ai criteri di dismissione a fini regolatori di misuratori tradizionali di classe fino a G6, stabilendo che le dismissioni relative ai misuratori siano convenzionalmente portate in diminuzione della stratificazione dei valori lordi storici a partire dai valori delle immobilizzazioni lorde relative ai cespiti di più antica installazione.

Documento di consultazione 312/2020/R/gas - Criteri di incentivazione delle aggregazioni tra imprese di distribuzione del gas naturale – Orientamenti finali

Il Regolatore ritiene importante favorire la crescita dimensionale delle imprese, così da poter migliorare il conseguimento di economie di scala nel settore della distribuzione del gas naturale e accelerare il processo di convergenza verso livelli efficienti dei costi unitari riconosciuti nell'interesse ultimo dei clienti finali utilizzatori del servizio.

L'orientamento dell'Autorità è di introdurre un incentivo all'aggregazione, espresso in €/PdR, che abbia le seguenti caratteristiche:

  • sia applicato solo alle aggregazioni che coinvolgono almeno un'impresa piccola o almeno un'impresa media;
  • sia differenziato in funzione delle dimensioni delle imprese e degli impatti sul grado di concentrazione negli ATEM;
  • non sia applicabile nel caso in cui l’aggregazione coinvolga imprese che servono oltre 500.000 PdR, o nel caso in cui il soggetto risultante sia un'impresa che serve meno di 50.000 PdR, o in caso di operazioni sopra-soglia non ancora autorizzate dall’AGCM, o sotto-soglia che portino all'eliminazione di un potenziale concorrente per la gara d'ATEM o in cui il soggetto risultante deterrebbe una quota di mercato superiore a una soglia prefissata (orientativamente intorno all'80%).

ARERA inoltre prevede l’introduzione di un elemento correttivo che tenga conto degli effetti concorrenziali sugli ATEM:

  • massimo nei casi in cui l'unità aggregata raggiunga una dimensione rilevante ai fini della gara (orientativamente maggiore del 20%) e non prevalente (orientativamente inferiore al 50-60%) in almeno un ATEM in cui operano le imprese pre-aggregazione;
  • più basso, o nullo, nei casi in cui o l'unità aggregata rimane comunque non rilevante ai fini della gara o assume una dimensione prevalente non desiderabile dal punto di vista concorrenziale.

Delibera 562/2020/R/com - Disposizioni in materia di riconoscimento dei costi sostenuti dalle imprese distributrici di energia elettrica e di gas naturale per il cambio del marchio e delle relative politiche di comunicazione (debranding)
Con tale delibera, l’Autorità ha disposto il riconoscimento dei costi sostenuti dalle imprese distributrici di energia elettrica e di gas per il cambio del marchio e delle relative politiche di comunicazione.

Delibera 380/2020/R/com - Avvio di procedimento per l'adozione di provvedimenti in materia di metodi e criteri per la determinazione e l'aggiornamento del tasso di remunerazione del capitale investito nei settori elettrico e gas per il secondo periodo di regolazione
L’Autorità ha anticipato che in linea generale ci sarà sostanziale continuità nel modello di regolazione adottato nel precedente periodo di regolazione, con affinamenti sul livello di gearing, sul parametro beta e sul costo del debito.

Energia elettrica

D.L. Milleproroghe 2020
Il DL ha introdotto modifiche alla normativa primaria (Legge concorrenza 124/2017) in tema di tutele di prezzo: slittamento del fine-tutela al 1° gennaio 2021 per le Piccole e medie imprese e al 1° gennaio 2022 per le microimprese, e ha conferito mandato al Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) per stabilire con decreto le misure per favorire il passaggio al mercato libero oltre alla definizione dell’Elenco Venditori (soggetti abilitati alla vendita di energia elettrica e gas).

Delibera 491/2020/R/eel - Disposizioni per l’erogazione del servizio a tutele graduali per le piccole imprese del settore dell’energia elettrica di cui alla legge 4 agosto 2017, n. 124 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza)
La delibera in oggetto prevede che nella prima fase di applicazione (1° gennaio 2021 – 30 giungo 2021) il Servizio a Tutele Graduali venga affidato transitoriamente al locale esercente la maggior tutela che lo erogherà secondo modalità definite dall’Autorità (condizioni contrattuali simil-PLACET, condizioni economiche calcolate su PUN ex-post). Nella seconda fase (1° luglio 2021 – 30 giugno 2024) il servizio verrà affidato ad esercenti selezionati tramite procedure concorsuali: si tratterà di aste a doppio turno, con accesso al secondo round riservato ai due migliori offerenti e con Cap e Floor per l’assegnazione di lotti di utenze del segmento PMI suddivisi in aree territoriali omogenee dal punto di vista del numero, della potenza impiegata e dell’unpaid ratio. È previsto inoltre un tetto antitrust sul volume aggiudicabile (pari al 35% del totale in gara). Saranno destinatari del servizio, oltre alle PMI e microimprese, anche i punti con potenza impiegata superiore ai 15 kW (ex. Delibera 604/2020).

Decreto 162/2019 (convertito dalla legge 28 febbraio 2020, n. 8), recante “Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica”
Il decreto, prevede che, nelle more del completo recepimento della direttiva UE 2018/2001 sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili (cd. RED II) – ed in parziale e anticipata attuazione delle disposizioni ivi contenute – sia consentito attivare l’autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili, ovvero realizzare comunità energetiche rinnovabili, dettandone la relativa disciplina.

Con appositi provvedimenti sono state disciplinate (i) la regolazione delle partite economiche relative all’energia elettrica condivisa (Del. ARERA n. 318/2020/R/eel) nonché (ii) la tariffa incentivante per la remunerazione degli impianti a fonti rinnovabili inseriti nelle configurazioni per l'autoconsumo collettivo e nelle comunità energetiche rinnovabili (DM MiSE del 16 settembre 2020).

Teleriscaldamento

Delibera 537/2020/E/tlr - Estensione al settore del teleriscaldamento e teleraffrescamento del sistema di tutele per la trattazione dei reclami e la risoluzione extragiudiziale delle controversie dei clienti e utenti finali dei settori regolati
L'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA) attua la graduale estensione al settore del teleriscaldamento e teleraffrescamento del sistema di tutele per la trattazione dei reclami e la risoluzione extragiudiziale delle controversie dei clienti e utenti finali (ad oggi operativo "a regime" per i settori energetici e, sulla base di una "disciplina transitoria", per il settore idrico). Ciò in un'ottica di armonizzazione fra i settori regolati, a vantaggio dei clienti ed utenti stessi.

Delibera 478/2020/R/tlr – Regolazione della misura nel servizio di teleriscaldamento e teleraffrescamento per il periodo di regolazione 1° gennaio 2022 - 31 dicembre 2024
La deliberazione definisce la disciplina della qualità della misura nel servizio di teleriscaldamento, integrando la regolazione della qualità commerciale del servizio, per il periodo di regolazione 1° gennaio 2022 - 31 dicembre 2024.

Reti elettriche

Tariffe di distribuzione e misura dell’energia elettrica

Delibera 190/2020/R/eel – modifiche alle tariffe degli utenti non domestici in bassa tensione per maggio - luglio 2020
La delibera attua la diminuzione delle componenti fisse delle tariffe di trasporto, distribuzione e misura e degli oneri generali, prevista dall'art. 30 del Decreto Rilancio. In particolare ha stabilito che ai clienti in bassa tensione non domestici con potenza oltre 3 kW, per il trimestre maggio-giugno-luglio, venisse:

  • azzerata la quota relativa alla potenza;
  • applicata solo una quota fissa di importo ridotto (come se la fornitura fosse a 3 kW), senza ridurre la potenza in realtà disponibile.

Il Decreto Ristori ha prorogato anche per 2021 tale intervento su quote fissa e potenza per utenti non domestici oltre 3 kW, ma solo se ricorrono alcuni requisiti (l’assegnazione di un determinato codice ATECO e la partita IVA attiva al 25 ottobre 2020). Spetterà ad ARERA definire tempi e modalità applicative.

Delibera 461/2020/R/eel – reintegro ai distributori degli oneri altrimenti non recuperabili per il mancato incasso delle tariffe per servizi di rete
Anticipata dalla delibera 568/2019, la 461/2020 ha introdotto in favore dei DSO un meccanismo di reintegro degli oneri di rete non incassati nel periodo 2016-2019 da venditori con contratto di trasporto risolto da almeno 6 mesi. In generale le condizioni sono analoghe alle regole già definite per il meccanismo di reintegro degli oneri generali di sistema (del. 50/2020), con la specifica introduzione di una franchigia del 10%. I DSO potevano inviare un’istanza per un reintegro in acconto entro il 7 dicembre 2020 e potranno inviare l’istanza per il reintegro completo entro il 30 giugno 2021.

Delibere 500/2020 e 563/2020 – piano resilienza dei DSO
La recente delibera 500/2020 contiene l'insieme degli interventi di incremento della resilienza delle reti di distribuzione dell'energia elettrica relativi ai piani 2020-2022 eleggibili a premio e/o penalità dei principali DSO, tra cui IRETI.
La successiva delibera 563/2020 ha riconosciuto ai principali DSO i premi/penali per gli interventi conclusi nel 2019. Nello specifico del gruppo, a IRETI è stato riconosciuto un premio di circa un milione di euro.

Rifiuti

Nel corso del 2020 la delibera 443/2019/R/RIF è stata integrata da varie disposizioni, elaborate sia per rispondere alle esigenze derivati dell’emergenza sanitaria da Covid-19 che per il necessario aggiornamento del Metodo Tariffario Rifiuti (MTR) ai fini della predisposizione del Piano Economico Finanziario (PEF) 2021.
In particolare si elencano di seguito i principali provvedimenti assunti:

Delibera 57/2020/R/RIF contenente semplificazioni procedurali in ordine alla disciplina tariffaria del servizio integrato dei rifiuti e avvio di procedimento per la verifica della coerenza regolatoria delle pertinenti determinazioni dell’ente territorialmente competente.

Determinazione 2/DRIF/2020 contenente chiarimenti sul Metodo Tariffario Rifiuti, le procedure per la trasmissione dei Piani Economico-Finanziari nonché indicazione in merito alla valorizzazione degli incentivi derivanti da Fonti Energetiche Rinnovabili, ai fini della determinazione dei ricavi, come da regolazione ante MTR.

Delibera 102/2020/R/RIF: richiesta dati ai gestori per provvedimenti di mitigazione degli effetti da emergenza sanitaria sugli utenti e sull’equilibrio economico-finanziario dei gestori, per garantire continuità ai servizi essenziali nonché definire modalità di trattazione di oneri aggiuntivi sui gestori. Viene inoltre segnalata la probabile posticipazione della regolazione sul trattamento.

Delibera 158/2020/R/RIF inerente nuove misure tariffarie a favore di Utenze Non Domestiche colpite da lockdown e di Utenze Domestiche disagiate.

Delibera 238/2020/R/RIF (approvata a valle di un processo di consultazione): il provvedimento modifica alcune parti della delibera 443/2019 relativa al MTR, introducendo alcuni elementi di flessibilità per gli Enti Territorialmente Competenti tesi a mitigare gli effetti dell’emergenza sanitaria sulle utenze e sui gestori.

Nello specifico sono introdotti:

  • un ulteriore obiettivo C19 che tiene conto dei costi derivanti dall’emergenza COVID-19;
  • delle componenti aggiuntive di natura previsionale (in parte per il solo 2020 e altre per il 2021);
  • la quota annuale del conguaglio relativo alla differenza tra i costi determinati per l’anno 2019 e i costi risultanti dal PEF per l’anno 2020 approvato, entro il 31 dicembre 2020, in applicazione del MTR (recuperabile in tre anni);
  • la possibilità, anche per il settore rifiuti, di accedere a finanziamenti CSEA finalizzati a sostenere l’anticipazione finanziaria derivante dall’applicazione delle agevolazioni previste dalla delibera 158 /2020; tale opzione, soggetta ad alcune condizionalità su ETC e gestori beneficiari, può essere richiesta dall’ETC stesso entro il 30 settembre 2020 indicando i gestori beneficiari; CSEA verifica e in caso positivo eroga gli importi richiesti entro il 31 ottobre 2020. Con successiva delibera 299/2020/R/RIF tali termini sono poi stati differiti mantenendo la possibilità di erogazione degli importi entro l’anno 2020.

Delibera 493/2020/R/RIF recante l’aggiornamento della delibera 443/2019 sul Metodo Tariffario Rifiuti ai fini della predisposizione del PEF 2021.
Nello specifico il provvedimento contiene:

  • l’aggiornamento del tasso di inflazione e del deflatore;
  • l’estensione al 2021 delle misure urgenti connesse all’emergenza COVID-19;
  • tempistiche: previsto l’invio Piano Economico-Finanziario 2021 all’ARERA da parte dell’Ente Territorialmente Competente entro 30 giorni dall’adozione delle delibere comunali, ovvero dal termine stabilito dalla normativa statale di riferimento (30 gennaio 2021).

Inoltre, a fronte del prorogarsi dell’emergenza sanitaria, il legislatore nazionale ha previsto lo stanziamento di Fondi per la copertura del mancato gettito TARI, sia mediante il DL Rilancio che il DL Agosto quali:

  • stanziamenti a fondo perduto destinati a compensazione del minor gettito dei Comuni e ai comuni delle zone rosse, utilizzabili anche ai fini TARI (per la Provincia di Piacenza sono stati previsti 17,6 milioni di euro);
  • incremento del Fondo per gli Enti Locali per il 2020.

Infine, è da segnalare il recepimento delle direttive europee del “pacchetto Economia circolare” mediante l’approvazione nell’agosto 2020 dei seguenti quattro decreti legislativi inerenti a rifiuti e imballaggi, rifiuti di pile, accumulatori e RAEE, alla gestione dei veicoli fuori uso ed alle discariche. Le principali novità riguardano principalmente la nuova definizione di rifiuto urbano con criteri di assimilazione qualitativi, l’introduzione di un Piano Nazionale di Gestione dei Rifiuti e la riforma del sistema Responsabilità estesa del Produttore.

Servizio idrico

Delibera 186/2020 e Delibera 221/2020 – Recepimento delle disposizioni di cui alla Legge 160/2019

La legge 27 dicembre 2019, n. 160, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022” ha integrato il quadro normativo di riferimento relativamente sia alla prescrizione biennale e sia a taluni aspetti della gestione della morosità.

Conseguentemente ARERA ha provveduto:

  • con delibera 186/2020 del 26 maggio a recepire le nuove disposizioni attinenti la prescrizione biennale, prevedendo il superamento della distinzione, precedentemente prevista dall’articolo 1, comma 5, della Legge di bilancio 2018, tra i casi in cui il ritardo di fatturazione di importi riferiti a consumi risalenti a più di due anni sia attribuibile a responsabilità del gestore e quelli in cui il ritardo sia presumibilmente attribuibile all’utente finale;
  • con delibera 221/2020 del 16 giugno a modificare e integrare le disposizioni introdotte dal REMSI (regolazione della morosità nel SII), prevedendo in particolare che 1) il sollecito bonario di pagamento sia inviato all’utente finale esclusivamente tramite raccomandata con avviso di ricevimento o posta elettronica certificata, 2) il termine ultimo entro cui l’utente finale è tenuto a saldare i pagamenti pregressi insoluti non possa essere inferiore a 40 gg solari previsti dalla normativa vigente, calcolato a partire dal ricevimento da parte dell’utente medesimo della comunicazione contenente il sollecito bonario di pagamento.

Delibera 235/2020 – Adozione di misure urgenti nel SII, alla luce dell’emergenza da Covid-19
In relazione all’emergenza sanitaria l’Autorità, a valle della raccolta di informazioni e di un documento di consultazione, ha adottato misure urgenti volte a mitigare gli effetti dell’emergenza da COVID-19 sull’equilibrio economico e finanziario delle gestioni e sulle condizioni di svolgimento delle prestazioni, garantendo la continuità dei servizi essenziali, creando le condizioni per il rilancio della spesa per investimenti, nonché a rafforzare la sostenibilità sociale delle tariffe applicate all’utenza.

In particolare l’Autorità ha previsto:

  • differimento dei termini per gli adempimenti tariffari e di qualità tecnica: termine per conclusione raccolta dati per valutazione del raggiungimento obiettivi qualità tecnica 2018-2019 e per trasmissione della proposta di schema tariffario 2020-2023 è differito a luglio;
  • elementi di flessibilità circa meccanismo di valutazione della performance di qualità contrattuale e tecnica: gli obiettivi di qualità contrattuale e tecnica, relativi al 2020 e al 2021, sono valutati cumulativamente su base biennale;
  • deroghe in ordine all’acquisizione dei dati di misura e alle determinazioni relative ai reflui industriali autorizzati allo scarico in pubblica fognatura;
  • misure volte alla tutela dell’equilibrio economico-finanziario della gestione, prevedendo: i) adeguamento circa il tasso di riconoscimento degli oneri finanziari per i lavori in corso ordinari; ii) facoltà per EGA di riconoscere costi previsionali legati a Covid-19, soggetti a conguaglio, nonché costi di dilazione a copertura dell’allungamento dei tempi di incasso; iii) potenziale adeguamento del riconoscimento tariffario circa i costi di morosità per il biennio 2022 e 2023, qualora emergano riscontri in tale senso;
  • misure per il rafforzamento della sostenibilità sociale: previo accordo tra EGA e gestore è concessa facoltà di differire nel tempo il riconoscimento tariffario di costi che contribuiscono ad un incremento della tariffa rispetto all’anno 2019.

Altri temi trasversali

Incentivi

Delibera 270-550/2020/R/efr - Revisione del contributo tariffario da riconoscere ai distributori nell’ambito del meccanismo dei titoli di efficienza energetica in esecuzione della sentenza del TAR Lombardia n. 2538/2019
La delibera, tra le altre cose:

  • conferma il cap al contributo tariffario (CT) pari a 250€/TEE;
  • introduce un corrispettivo addizionale (CA) fino a 10 €/Tee riconosciuto al distributore soggetto obbligato per far fronte alla carenza di titoli sul mercato;
  • in virtù delle proroghe concesse in considerazione dell’emergenza epidemiologica, i distributori potranno chiedere alla CSEA un acconto straordinario valorizzato unitariamente a 250 €/TEE e nella misura del 18% dell’obiettivo 2019 (200 €/TEE sugli obblighi futuri).

La delibera 550/2020 ha infine definito il livello di riferimento del CT e del CA per l’anno d’obbligo 2019 pari rispettivamente a 250 €/TEE e a 4,49€/TEE

Aggiornamento termini adempimenti GSE

In esito alla Delibera Consiglio dei Ministri 31 gennaio 2020, il GSE ha previsto, tra le altre, la proroga di complessivi 366 giorni dei termini per l’entrata in esercizio di impianti ammessi agli incentivi ai sensi del DM FER 2016.

Prescrizione breve

Delibera 184/2020 – fatturazione di importi riferiti a consumi risalenti a più di due anni

La deliberazione 569/2018/R/COM aveva disciplinato tutele dei clienti finali di piccole dimensioni nei casi di fatturazione di consumi risalenti a più di due anni, prevedendo specifici obblighi informativi dei venditori, le modalità di ausilio per eccepire la prescrizione e forme di presentazione e gestione di un eventuale reclamo.
Tale disciplina distingueva, come previsto dalla Legge di Bilancio 2018, i casi in cui il ritardo di fatturazione fosse presumibilmente attribuibile a responsabilità venditore e/o distributore da quelli di presumibile responsabilità del cliente finale.
La recente delibera 184/2020 recepisce ora l’abrogazione – operata dalla Legge di Bilancio 2020 - del punto della Legge di bilancio 2018 sull’inapplicabilità delle tutele in caso di mancata/erronea rilevazione dei dati di consumo derivante da responsabilità accertata dell’utente.
Pertanto dal 1° gennaio 2020, i clienti finali di piccole dimensioni elettrici/gas e gli utenti del servizio idrico possono in ogni caso eccepire la prescrizione per consumi fatturati vecchi di oltre 2 anni, a prescindere dal soggetto responsabile.

In dettaglio, la delibera 184/2020:

  • si applica dal primo ciclo di fatturazione utile successivo al 28 maggio 2020;
  • mantiene valide eventuali azioni già avviate dai Venditori per fatture emesse dall’1 gennaio 2020;
  • prevede che Venditori e gestori adeguino l’informativa a clienti e utenti inserita in fattura e informino clienti e utenti della possibilità di eccepire gli importi più vecchi di due anni fornendo apposito modulo.

Documento di Consultazione 330/2020/R/com - Misure per l’attuazione delle disposizioni della legge 205/2017 in materia di prescrizione biennale in relazione al settlement elettrico e gas
Con il documento di consultazione l’Autorità illustra i propri orientamenti in merito a:

  1. le modifiche e/o integrazioni da apportare alla regolazione delle partite fisiche ed economiche del dispacciamento (settlement) nei casi in cui la prescrizione biennale abbia ricadute sui diversi operatori dei mercati all’ingrosso dell’energia elettrica e del gas naturale;
  2. le modalità di compensazione degli oneri derivanti dalle eccezioni di prescrizione biennale.

La prescrizione può essere eccepita in conseguenza, per il settore elettrico, di conguagli derivanti dall’insorgere di rettifiche tardive e, per il settore del gas, dalla nuova disponibilità di dati di misura a sostituzione di stime o rettifiche di dati di misura effettivi precedentemente utilizzati. Solo questi casi, infatti, si riverberano a monte della filiera.
In caso di esercizio della prescrizione breve da parte del cliente finale, il venditore compensa i mancati incassi rivalendosi sul distributore che viene penalizzato per i ritardi nella trasmissione dei dati di misura che eccedono i 24 mesi alimentando un fondo gestito da CSEA.