Processi produttivi e impatti ambientali

Le attività del Gruppo Iren da cui derivano impatti ambientali sono:

  • produzione di energia idroelettrica, termoelettrica (centrali cogenerative e tradizionali, di integrazione e riserva) e solare;
  • gestione delle reti di distribuzione dell’energia elettrica (linee alta, media e bassa tensione e stazioni di trasformazione) e di distribuzione del gas metano;
  • gestione del ciclo idrico integrato;
  • servizi di raccolta, recupero e smaltimento dei rifiuti;
  • altri servizi al cliente (tra cui prodotti e servizi per l’efficienza energetica, mobilità elettrica);
  • comportamenti ambientali degli appaltatori, dei subappaltatori e degli altri fornitori del Gruppo.

In questi ambiti vengono utilizzate risorse, per la gestione delle attività operative, e generati output o impatti come riportato nello schema seguente.

 

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Processi produttivi e impatti ambientali

Consumi energetici diretti e indiretti

I consumi energetici diretti del Gruppo riguardano gli impieghi di combustibile per la produzione di energia elettrica e termica negli impianti (cogenerativi, centrali termiche, caldaie, termovalorizzatori e discariche), nonché i flussi di energia primaria non rinnovabile non direttamente connessi alla produzione energetica (ad es. riscaldamento delle sedi, carburanti utilizzati dai mezzi della flotta del Gruppo, ecc.), impiegati nello svolgimento delle attività.

Nel 2020 i consumi energetici diretti registrano una riduzione del 3% rispetto al 2019, in relazione alla complessiva minor produzione di energia elettrica e calore determinata da effetti climatici e dalla contrazione dei consumi energetici nazionali connessi all’emergenza Covid-19.

I consumi energetici indiretti (energia elettrica che il Gruppo acquista e consuma) si riferiscono alle sedi e agli impianti di produzione. L’elettricità impiegata dagli impianti di produzione di energia è in parte autoprodotta e i relativi valori sono compresi nei consumi diretti di combustibile. Laddove tali impieghi eccedano l’autoproduzione, l’energia elettrica viene acquistata da terzi ed è contabilizzata nei consumi energetici indiretti del Gruppo, che nel 2020 sono stati 337 GWh pari a 62.999 Tep (2.637.121 GJ), con un andamento pressoché costante rispetto al 2019.

Consumi energetici diretti per fonte energetica u.m. 2020 2019 2018
Totale consumi energetici diretti (1) Tep 1.463.262 1.509.743 1.264.807
Totale consumi energetici diretti (1) GJ 61.252.146 63.197.819 52.944.833
Gas naturale (1) Smc/000 1.723.470 1.779.273 1.492.759
Tep 1.440.821 1.487.472 1.247.874
Gasolio t 44 36 76
Tep 45 37 78
Biogas da discariche, depuratori e biodigestori (2) mc/000 30.443 28.399 27.792
Tep 11.497 10.475 10.047
Carburante per automezzi t 10.643 11.481 6.681
Tep 10.900 11.759 6.808

(1) I dati del 2019 e 2018 hanno subito un restatement.

(2) Il dato 2020 mostra un incremento dovuto al consolidamento dell’intero anno della produzione dell’impianto di biodigestione di Cairo Montenotte, considerato per soli 6 mesi nel 2019 a seguito dell’acquisizione.

 

Prelievi idrici

L’approvvigionamento idrico presso i siti del Gruppo avviene attraverso il prelievo da corpi idrici superficiali (invasi, fiumi), dal mare, da falde mediante l’emungimento di pozzi e da acquedotto.

Nel 2020, i prelievi idrici del Gruppo si sono ridotti di circa il 4% rispetto al 2019.

Prelievi idrici per fonte (mc) (1)

Fonti di prelievo 2020 2019 2018
Acquedotto 2.449.820 2.842.846 2.212.067
Acque di superficie 535.074.260 557.654.704 496.254.950
Acque di mare 9.751.104 10.872.000 (in acque di superficie)
Acque sotterranee 7.417.101 6.484.966 5.829.269
TOTALE 554.692.285 577.854.516 504.296.286

(1) Dal 2019 è stata adottata la nuova classificazione delle fonti prevista dallo standard 303-3 GRI 2018. Il prelievo di acque di mare per il 2018 è incluso in quello delle acque di superficie. I dati del 2019 e 2018 hanno subito un restatement. Tutte le fonti di prelievo, ad eccezione dell’acqua di mare, sono costituite da acqua dolce (≤1.000 mg/l di solidi disciolti totali).

La maggior parte delle società del Gruppo adottano un sistema di gestione ambientale certificato (ISO 14001) e i principali siti produttivi sono in possesso di registrazioni EMAS; pertanto sono dotati di diverse procedure per la gestione delle risorse idriche che rappresentano uno strumento operativo nella gestione dei prelievi e degli scarichi. Le procedure si applicano a:

  • diverse tipologie di processi di produzione e/o prestazione di servizi, che richiedono l’utilizzo della risorsa acqua, anche a scopo secondario;
  • prelievi idrici di qualsiasi natura e scopo;
  • trattamenti e modificazioni qualitative della risorsa acqua effettuati a qualsiasi scopo;
  • scarichi idrici di qualsiasi natura, scopo e provenienza, recapitanti su suolo, sottosuolo, in corpi idrici superficiali e fognatura.

Il Gruppo Iren pone particolare attenzione all’attuazione di iniziative per ridurre i prelievi idrici per uso industriale e civile in tutte le sue attività.

Negli impianti di termovalorizzazione dei rifiuti viene privilegiato il recupero e il riciclo delle acque per lo spegnimento delle scorie di combustione e per il raffreddamento dell’impianto.

Nella produzione energetica, ogni attività riguardante l’utilizzo delle risorse idriche è regolamentata da disposizioni normative o atti autorizzativi con responsabilità direttamente in capo al Legale Rappresentante dell’azienda o a Responsabili, dotati di specifiche deleghe e procure, i quali hanno il compito di gestire e di vigilare sul corretto svolgimento delle attività e sulla corretta applicazione delle procedure. Inoltre, per ogni sito/impianto, viene predisposto il documento di analisi ambientale che permette di identificare gli aspetti ambientali relativi alle risorse idriche e gli adempimenti legati alla normativa ambientale, alla sua applicabilità agli impianti del Gruppo, nonché alla conformità rispetto alle norme. L’impianto di cogenerazione di Torino Nord, per esempio, è dotato di sistemi di recupero delle acque meteoriche e delle condense dal sistema di refrigerazione dell’aria in ingresso alla turbina. L’acqua industriale prodotta è stoccata all’interno di un serbatoio e viene utilizzata ai fini antincendio, per alimentare l’impianto di produzione di acqua demineralizzata e per i servizi della centrale.

Nel servizio idrico integrato, l’approvvigionamento ai fini idropotabili è pianificato secondo criteri di efficacia ed efficienza oltre che nel rispetto delle normative e delle concessioni a derivare. I criteri di utilizzo delle risorse tengono conto di: quantità autorizzate, consistenza delle riserve negli invasi principali, qualità delle acque superficiali disponibili, idrologia dei bacini, dati consuntivi di esercizio dell’anno precedente, dati di esercizio dell’anno in corso. Il piano di approvvigionamento può essere modificato, revisionato o aggiornato su base mensile a seguito dell’analisi dei dati raccolti mediante le attività di misurazione e monitoraggio delle fasi del processo.

 

Scarichi idrici

Le attività svolte dal Gruppo Iren generano scarichi idrici la cui gestione è regolamentata dalle Autorizzazioni Integrate Ambientali, Autorizzazioni Uniche Ambientali e dalla normativa vigente:

  • scarichi industriali (inclusa l’acqua utilizzata per il raffreddamento degli impianti);
  • servizio idrico integrato (oltre alle acque reflue trattate nel servizio di depurazione, si includono le acque di processo dei sistemi di produzione e potabilizzazione, che non contengono particolari sostanze inquinanti);
  • gestione e trattamento rifiuti;
  • lavaggio automezzi e aree industriali;
  • scarichi di acque domestiche presso sedi non industriali.

La maggior parte degli scarichi idrici sono rappresentati dalle acque utilizzate nel processo di raffreddamento degli impianti termoelettrici, destinate alle acque di superficie (fiumi).

Anche per gli scarichi, come per i prelievi, si registra una riduzione del 4% rispetto al dato del 2019.

Scarichi idrici (mc) (1)

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(1) I dati riportano il biennio 2019-2020 perché è stata adottata la nuova classificazione prevista dallo standard 303-4 GRI 2018 a partire dal 2019. Tutti gli scarichi, ad eccezione dell’acqua di mare, sono costituiti da acqua dolce (≤1.000 mg/l di solidi disciolti totali). Sono esclusi i volumi di acqua passante per la produzione idroelettrica, mentre per i depuratori è considerata solo l’acqua di processo e non le acque reflue trattate (si veda pag.83 del documento "Bilancio di Sostenibilità"). Il dato 2019 ha subito un restatement.

L’acqua prelevata in tutti i processi è quasi totalmente restituita all’ambiente. Circa lo 0,3% dell’acqua prelevata, pari a 1,7 milioni di metri cubi, viene consumata nei processi industriali. Si tratta prevalentemente di acqua evaporata nei processi produttivi (WTE e impianti termoelettrici) e utilizzata per le reti di teleriscaldamento.

 

Produzione rifiuti

L’attenzione alla tutela dell’ambiente si concretizza anche nella gestione corretta dei rifiuti, prodotti nello svolgimento delle attività del Gruppo, secondo il principio di prevenzione teso a ridurre quanto possibile la produzione e a valorizzare i rifiuti prodotti come materia o energia. I quantitativi di rifiuti prodotti sono comunicati annualmente alle Camere di Commercio attraverso la dichiarazione MUD.

Le principali attività del Gruppo che generano rifiuti sono:

  • i processi di trattamento e lavorazione dei rifiuti urbani e speciali che il Gruppo gestisce per le comunità e per soggetti privati (es. percolati generati nelle discariche, ceneri e scorie della termovalorizzazione ecc.);
  • la depurazione e potabilizzazione delle acque nella gestione del servizio idrico integrato per i comuni serviti dal Gruppo (es. fanghi, sabbie);
  • la gestione e manutenzione degli impianti di produzione di energia e calore e delle reti di distribuzione di energia e gas.

In tutte le sedi del Gruppo sono installati sistemi di raccolta differenziata finalizzata ad incrementare il riciclo dei materiali e sono attuate politiche di contenimento dell'utilizzo della carta attraverso progetti di dematerializzazione e informatizzazione dei processi.

Rifiuti prodotti dai processi del Gruppo (t)

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Nel 2020, il Gruppo ha prodotto 605.704 tonnellate di rifiuti, di cui 521.396 non pericolosi, con una riduzione complessiva del 5% rispetto al 2019.

Rifiuti prodotti per business e principali materiali (t)(1) 2020
Servizi ambientali 437.406
di cui non pericolosi 353.433
- scorie 173.558
- percolati 71.536
- fanghi 7.534
- sabbie 4.548
- metalli 8.238
- altri rifiuti 88.019
di cui pericolosi 83.973
Servizio di depurazione e potabilizzazione acque 167.185
di cui non pericolosi 167.072
- fanghi 143.727
- sabbie 5.762
- vaglio/mondiglia 5.637
- altri rifiuti 11.946
di cui pericolosi 113
Produzione energetica 892
di cui pericolosi 188
Altri rifiuti non pericolosi 187
Altri rifiuti pericolosi 34
TOTALE 605.704

(1) La differenza tra rifiuti prodotti e la loro destinazione (tabelle successive) è dovuta al deposito temporaneo. Dal 2020 è stata adottata la suddivisione dei rifiuti prodotti richiesta dal nuovo standard GRI 306: non è pertanto possibile fornire un confronto con il triennio.

La chiusura del ciclo dei rifiuti prodotti viene effettuata, oltre che nel rispetto del quadro normativo, con un particolare attenzione alla valorizzazione della risorsa rifiuto (riciclo, recupero di materia e preparazione per il riutilizzo) rispetto allo smaltimento dove viene privilegiato il recupero energetico dei rifiuti non utilmente recuperabili per ricorrere, solo in ultima istanza, allo smaltimento in discarica.

Nel 2020, circa il 59% dei rifiuti prodotti dal Gruppo è stato sottratto allo smaltimento e avviato alla filiera del recupero di materia.

Rifiuti sottratti allo smaltimento

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Il dettaglio dei rifiuti sottratti allo smaltimento, grazie al trattamento in impianti del Gruppo o di terzi, è riportato nella tabella seguente.

Rifiuti sottratti allo smaltimento (t)(1) Impianti del Gruppo Impianti di terzi
Preparazione per il riutilizzo 46.311 128.108
di cui pericolosi 48 23.708
Riciclo 192 168.792
di cui pericolosi - 24.543
Altre operazioni di recupero 47 13.123
di cui pericolosi 13 275
TOTALE 46.550 310.023

(1) Dal 2020 è stata adottata la suddivisione dei rifiuti prodotti richiesta dal nuovo standard GRI 306: non è pertanto possibile fornire un confronto con il triennio.

La restante parte dei rifiuti prodotti dal Gruppo (circa 41% del totale) è stato destinato allo smaltimento secondo le modalità e nei quantitativi indicati nel grafico e nella tabella seguenti.

Rifiuti avviati a smaltimento

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Tutti i rifiuti che hanno avuto come destinazione l’incenerimento, sono stati smaltiti in impianti con recupero energetico.

Rifiuti avviati a smaltimento (t)(1) Impianti del Gruppo Impianti di terzi
Incenerimento con recupero energetico 36.301 828
di cui pericolosi 4 -
Discarica 7.725 4.864
di cui pericolosi - -
Altre operazioni di smaltimento 124.832 74.692
di cui pericolosi 8.616 27.112
Totale 168.858 80.384

(1) Dal 2020 è stata adottata la suddivisione dei rifiuti prodotti richiesta dal nuovo standard GRI 306: non è pertanto possibile fornire un confronto con il triennio.

 

Emissioni in atmosfera

Le attività del Gruppo Iren generano emissioni in atmosfera sia direttamente, in relazione ai processi produttivi, sia indirettamente, attraverso l’eventuale approvvigionamento da terzi di energia elettrica. In questa sede vengono considerate:

  • scope 1: tutte le emissioni dirette prodotte da fonti di proprietà del Gruppo, vale a dire le emissioni di CO2 generate dai combustibili bruciati negli impianti per la produzione di energia e calore, quelle originate dalla flotta dei veicoli aziendali e quelle derivanti dal consumo di metano per il riscaldamento degli edifici delle varie sedi e/o per altre attività a supporto della produzione;
  • scope 2: le emissioni di CO2 derivanti dai consumi indiretti del Gruppo, ovvero le emissioni generate dall'acquisto di energia elettrica da fornitori terzi e consumata sia negli impianti del Gruppo sia nelle sedi;
  • scope 3: tutte le emissioni che, seppur collegate all’attività caratteristica e di business, non vengono controllate direttamente dal Gruppo.

Emissioni totali di CO2 (t)

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Emissioni Scope 1

Emissioni dirette di CO2 – Scope 1 (t) 2020 2019 2018
Emissioni dirette da impianti di produzione 3.856.284 3.917.267 3.325.895
- di cui da cogenerazione, centrali termiche, impianti termoelettrici 3.418.020 3.484.516 2.911.546
- di cui da termovalorizzatori (quota non biogenica) 438.232 432.720 414.305
- di cui altre reazioni di combustione per usi di processo o servizi 32 31 44
Altre emissioni dirette 6.922 5.215 5.938
Emissioni dei mezzi aziendali 18.456 20.517 11.205
TOTALE 3.881.662 3.942.999 3.343.038
Emissioni dirette di CO2 biogenica da impianti di produzione (t) 2020 2019 2018
Termovalorizzatori (quota biogenica) 456.119 450.383 431.216
Discariche e depuratori 24.915 21.444 22.224
TOTALE 481.034 471.827 453.440

Nel 2020, le emissioni dirette presentano un decremento rispetto all’anno precedente che risente della complessiva riduzione della produzione energetica, dovuta ad effetti climatici e ai minori consumi nazionali in relazione all’emergenza Covid-19, e del miglioramento delle emissioni legate al traffico della flotta aziendale per effetto della progressiva elettrificazione del parco veicoli e delle minori percorrenze, anche in questo caso collegate alla pandemia.

Emissioni Scope 2

Emissioni di CO2– Scope 2 (t) (1) 2020 2019 2018
Emissioni da energia elettrica acquistata per processi produttivi (process activities) 93.819 99.016 103.977
Emissioni da energia elettrica acquistata per uffici (office activities) 5.901 6.567 7.015
TOTALE 99.720 105.583 110.992

(1) Le emissioni sono ottenute moltiplicando l’energia elettrica acquistata da terzi per il fattore emissivo del mix elettrico nazionale, che per il 2020 è pari a 296 gCO2/kWh, per il 2019 è 316 gCO2/kWh e per il 2018 è 321 gCO2/kWh (Fonte NIR2020_ITALY). Tale fattore considera il mix delle varie fonti di produzione dell’energia elettrica acquistata.

Nel 2020, si evidenzia una lieve riduzione delle emissioni scope 2 rispetto all’anno precedente. Il Gruppo ha fissato un obiettivo nel Piano Industriale che prevede una riduzione del 36% di queste emissioni al 2025 e il raggiungimento delle net-zero scope 2 emissions nel 2035.

 

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Iren Obiettivi 2025 - Emissioni Scope 2

 

Un risultato che sarà possibile conseguire sia attraverso l'acquisto di energia elettrica certificata verde per i processi e le attività del Gruppo, sia grazie all'installazione di nuovi impianti fotovoltaici sulle sedi aziendali che contribuiranno a ridurre la quota di energia acquistata da terzi.

Nel 2020 il Gruppo ha fissato l’obiettivo di riduzione delle emissioni scope 2 al 2025.

Emissioni Scope 3

Il Gruppo è indirettamente responsabile delle emissioni generate, dai propri fornitori e clienti e da tutta la catena del valore.

Per questo ogni anno si impegna ad ampliare il perimetro di rendicontazione delle emissioni, analizzando in maniera sempre più approfondita le categorie proposte dalla metodologia del GHG Protocol.

Nel 2020 si è ulteriormente affinata l’analisi delle emissioni scope 3.

Complessivamente, nel 2020, le emissioni scope 3 risultano in aumento rispetto al 2019, per effetto dell’affinamento delle metodologie di calcolo che hanno portato ad un ampliamento del perimetro di emissioni rendicontate. In particolare, l’incremento più rilevante si registra per le emissioni derivanti dai beni e servizi acquistati, calcolate sull’ordinato ai fornitori nell’anno; ciò è dovuto sia all’incremento dell’ordinato totale di circa il 46% rispetto al 2019, sia all’ampliamento del grado di copertura dell'analisi, che è passato dal 75% circa degli ordini del 2019 a oltre il 95% nel 2020.

Emissioni di CO2 – Scope 3 (t) (1) 2020 2019 2018
Beni e servizi acquistati (1) 844.572 549.970 466.814
Beni strumentali (impianti e macchinari) 3.256 38 773
Uso di combustibile ed energia (non incluse in emissioni Scope 1 o 2) (2) 480.459 499.719 422.142
Servizi di trasporto e distribuzione a monte (3) 3.998 636 550
Trasporto dei rifiuti prodotti (4) 1.426 1.492 1.367
Trasferte aziendali (5) 137 52 428
Trasferimenti casa-lavoro dei dipendenti (6) 12.750 12.750 12.750
Uso dei prodotti venduti (7) 2.464.655 2.519.909 2.297.380
Beni in leasing a valle (8) 8.602 7.806 8.700
Investimenti (9) 10.271 41.400 39.473
TOTALE 3.830.126 3.633.772 3.250.377

(1) È stato analizzato l’ordinato a fornitori nell’anno e sono state stimate le emissioni derivanti dalla produzione di ciascuna tipologia di beni e servizi acquistati.

(2) Sono stati considerati tutti i consumi diretti e indiretti (gas naturale, gasolio, energia elettrica e combustibili per automezzi) e sono stati utilizzati fattori emissivi Well-to-Tank (WTT) che permettono di quantificare le emissioni totali dovute all’estrazione, lavorazione e trasporto dei combustibili utilizzati.

(3) È calcolato dal totale dell'ordinato a fornitori per i servizi di trasporto.

(4) Il peso dei rifiuti prodotti e sottratti a smaltimento (quindi avviati a recupero/riciclo) è stato moltiplicato per il fattore emissivo 4 kg CO2/t di rifiuto.

(5) Le emissioni sono ottenute da un’analisi degli ordini effettuati nel 2020 per treni, aerei, alberghi, ecc.

(6) Dato stimato sulla base del numero di dipendenti medio (nella fascia tra 5.000 e 10.000).

(7) Sono stati considerati i volumi di gas venduto a clienti finali – che non essendo prodotti dal Gruppo non rientrano nelle emissioni Scope 1 – e sono stati moltiplicati per il fattore emissivo (1,972 tCO2/1000smc).

(8) Il dato viene calcolato sulla base del valore dei proventi da affitti e noleggi attivi.

(9) Emissioni dirette e indirette di alcune società non consolidate integralmente moltiplicate per la percentuale di partecipazione posseduta dal Gruppo. Nel 2020 continua ad essere considerata la società Gaia, mentre non viene più computata la società OLT ceduta dal Gruppo a inizio anno.

Altre emissioni in atmosfera derivanti da impianti di produzione riguardano gli ossidi di zolfo (SOX), gli ossidi di azoto (NOX), le polveri e il metano (CH4).

Emissioni in atmosfera (t) 2020 2019 2018
SOX(1) 62,91 25,36 9,80
NOX 1.030,25 996,11 809,65
Polveri 10,64 9,96 17,70
CH4 5.929,47 5.763,08 5.867,79

(1) Il dato è calcolato in base al volume di fumi al camino e alla concentrazione misurata mediante l’analisi delle emissioni eseguita da un laboratorio esterno accreditato. Il parametro determinato, che descrive la condizione di un breve periodo di tempo, viene poi esteso a tutto l’anno. Tale modalità di calcolo può comportare differenze rilevanti da un anno all'altro.

(2) La variazione delle emissioni di CH4 è legata all’incremento della produzione di biogas da discariche.

Emissioni lesive per lo strato di ozono

Le sostanze che riducono lo strato di ozono sono normalmente contenute nei fluidi refrigeranti degli impianti di climatizzazione. Per il Gruppo Iren l’unico caso di applicabilità riguarda la sostanza R22 (monoclorodifluorometano) presente in impianti di proprietà o di terzi gestiti (es. circuiti di raffreddamento dei condizionatori). Le emissioni di questa sostanza vengono monitorate sulla base delle quantità di refrigerante aggiunto a seguito dei periodici controlli di manutenzione (rabbocco). Per evitare eventuali dispersioni dagli apparati di condizionamento aziendali, sono state attivate tutte le iniziative previste dal DPR 147/06. È stato effettuato il censimento di tutte le apparecchiature (con indicazione del gas contenuto e della quantità) che vengono sottoposte a controllo periodico per assicurare l’assenza di dispersioni, oltre che il buon funzionamento e la pulizia. Nel 2020 si è proceduto alla sostituzione di tutti i condizionatori split con gas R22 in area Emilia, attività che proseguirà nel 2021 anche nelle aree Liguria e Piemonte.

 

Gestione dei PCB

I Policlorobifenili (PCB) sono composti aromatici – costituiti da molecole clorurate e caratterizzati da proprietà tossiche, persistenti e bioaccumulabili – presenti nei trasformatori e in altre apparecchiature elettriche. Per evitare forme di inquinamento o dispersioni di tali sostanze, il Gruppo Iren svolge costantemente un aggiornamento del numero dei macchinari contenenti olio isolante e la quantità in essi presente, secondo procedure di registrazione e catalogazione. Nel programma di miglioramento delle prestazioni ambientali in ambito distribuzione energia elettrica è prevista la graduale dismissione delle apparecchiature contenenti olio contaminato da PCB/PCT. L’obiettivo è quello di mantenere l’andamento delle dismissioni costante, sino all’eliminazione di tutte le apparecchiature contaminate.

Nel 2020 sono state avviate a smaltimento 16 apparecchiature elettriche ed elettroniche contenenti olio contaminato da PCB in concentrazione tra 50 e 500 ppm, nei quantitativi indicati in tabella.

Olio contenente PCB smaltito (kg) (1) 2020 2019 2018
con PCB superiore a 0,05% 0 0 0
con PCB tra 0,005% e 0,05% 3.560 3.043 2.197
TOTALE 3.560 3.043 2.197

(1) Il quantitativo totale di olio contenente PCB nei trasformatori e nelle altre apparecchiature al 31/12/2020 è pari a circa 54.966 kg.

 

Iniziative per la riduzione dell’impatto acustico

Il Gruppo Iren effettua attività di monitoraggio, valutazione e mitigazione delle emissioni acustiche per tutto il ciclo di vita degli impianti e delle infrastrutture, avvalendosi anche del supporto di tecnici specializzati, e dedica impegno e risorse per contenere la rumorosità delle proprie attività, anche attraverso opere di mitigazione (ad es. pannellature fonoisolanti, silenziatori). Per verificare il rispetto dei valori limite previsti dalla normativa vigente, presso ogni sito di produzione di energia si eseguono specifiche Valutazioni di Impatto Acustico, preventive o su situazioni già esistenti, ogni volta che:

  • si decide di costruire, modificare o potenziare un’opera edile;
  • si intende avviare una nuova attività;
  • si presenti una domanda per il rilascio di permessi per costruire nuovi impianti, infrastrutture di attività produttive o servizi commerciali;
  • un ente pubblico o un comune ne faccia richiesta.

Nei casi in cui si dovesse riscontrare il superamento dei valori limite previsti, si provvede all’esecuzione di interventi di bonifica acustica sulle sorgenti più significative per ridurre le emissioni entro i limiti di legge. Vengono anche eseguite periodiche indagini fonometriche ai confini dei siti e presso i recettori sensibili; inoltre, in presenza di segnalazioni o reclami da parte dei cittadini, si predispongono opportune misurazioni per valutare la necessità di specifici interventi di mitigazione.

Negli impianti di distribuzione del gas, nel 2020, le campagne per la misurazione degli effetti del rumore prodotto sull'ambiente circostante non hanno riscontrato alcuna criticità.

Nella distribuzione di energia elettrica si è riscontrato, in una cabina primaria, un marginale sforamento dei limiti di emissioni acustiche consentite, per il quale si è avviata la progettazione delle opere necessarie alla mitigazione.

Il tema della riduzione dell'impatto acustico non è di norma particolarmente rilevante per il ciclo idrico integrato. Nonostante ciò, negli interventi di manutenzione straordinaria di macchine e apparecchiature (compressori, griglie, ecc.) si procede di norma alla sostituzione con altre a minor impatto acustico o a maggior grado di insonorizzazione.

Infine, per quanto concerne i servizi ambientali, in tutti i territori gestiti vengono eseguite periodicamente verifiche fonometriche sulle attività di raccolta rifiuti, spazzamento strade e sui centri di raccolta. In particolare, nel settore della raccolta rifiuti il Gruppo sta adottando nuove modalità con mezzi a basso impatto acustico, come i mezzi elettrici. Per gli impianti di termovalorizzazione dei rifiuti vengono effettuate periodiche campagne di monitoraggio acustico. I risultati delle indagini fino ad oggi condotte, evidenziano il rispetto dei limiti previsti.

Campi elettromagnetici

Da anni il Gruppo Iren effettua misurazioni dei campi elettromagnetici che coinvolgono:

  • centrali e stazioni elettriche primarie;
  • linee aeree e cavi interrati AT;
  • cabine elettriche (MT/MT e MT/BT) inserite in scuole, ospedali, parchi o aventi determinate caratteristiche di carico;
  • cabine elettriche MT/BT a maggior potenza;
  • palazzine uffici delle società del Gruppo.

Nel corso dei sopralluoghi vengono valutati il posizionamento della cabina e del macchinario elettrico in essa contenuto rispetto ai locali sensibili adiacenti ed eventuali situazioni di pericolo ambientale ed elettrico presenti in cabina. Nel 2020 è, inoltre, proseguita l’attività di progettazione e costruzione di nuove cabine di trasformazione MT/BT, con modalità che consentono di ridurre l’esposizione della popolazione alle emissioni da campi elettromagnetici (CEM).

 

Materiali utilizzati

Nelle attività produttive e di servizio vengono utilizzati materiali di processo che vengono acquistati da fornitori esterni quali, ad esempio, prodotti per il raffreddamento e la lubrificazione di impianti e macchinari, sostanze per la potabilizzazione delle acque, reagenti per la depurazione e la termovalorizzazione dei rifiuti. Nel 2020 il Gruppo ha utilizzato complessivamente 212.098 tonnellate di materiali di processo con un’incidenza marginale di materiali rinnovabili, in considerazione della tipologia di processi gestiti.

Nell’ambito del processo di qualificazione dei fornitori del Gruppo, vengono specificatamente richieste alcune informazioni, di tipo qualitativo, riguardo all’utilizzo di materiali a bassa emissività, a basso consumo energetico, a contenuto di riciclo o riciclabile e all’eventuale adozione di procedure di deposito e raccolta di materiali riciclabili al fine di garantirne il riciclo.

 

Temi rilevanti

Emissioni

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SDG 13

Uso sostenibile delle risorse idriche

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SDG 6
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SDG 14

Circular economy: gestione, raccolta e riuso dei rifiuti

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SDG 12
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SDG 13

Efficienza energetica, rinnovabili e teleriscaldamento

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SDG 7
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SDG 12
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SDG 13

Biodiversità

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SDG 14
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SDG 15